Cari lettori,
oggi voglio presentarvi
un nuovo “caso letterario”. Il suo nome è Alice ma nelle
librerie potete cercarla col suo nome e cognome: Alice Malerba.
Classe 1982 e un
curriculum alle spalle di tutto rispetto. Alice è una giovane
torinese che, dopo una laurea in discipline teatrali e una lunga
esperienza come attrice e formatrice, scopre la passione per la
scrittura.
Ma Alice vive anche la
sorte che tocca a molti giovani italiani, figli di una società che
non sempre garantisce loro la possibilità di affermarsi nel proprio
Paese. Alice, infatti, è ora emigrata in Svizzera, dove insegna
Italiano e continua a curare le sue passioni. Quella di cui parliamo
qui l’ha portata a elaborare un progetto che ha preso forma con la
stesura di un romanzo, il primo: La meccanica dei ruoli. Primo
romanzo ma non primo tentativo di scrittura, dal momento che Alice di
libri ne ha scritto anche un altro, Mea culpa, edito da
CartaCanta nel 2011 e finalista del premio Carver 2013.
Notizie di lei abbiamo
modo di scorgerle direttamente dal suo blog (e ve lo diciamo perché
non temiamo la concorrenza), la seconda delle sue passioni: il suo
nome è LIBRAMOS, “Per restituire il tempo della parola con le
parole”.
È qui che mi sono
imbattuta nelle prime informazioni sul romanzo in questione, che ho
“scovato” davvero per caso.
Ma
non voglio riprendere le sue parole per spiegarvelo, bensì provare a
farlo, come sempre, attraverso l’interpretazione che ne ho dato
personalmente, dopo averlo letto con molta curiosità, oltre che
tutto d’un fiato. Non posso celare l’atteggiamento prevenuto che
spesso mi condiziona nella scoperta di una nuova penna: il più delle
volte non si crede nelle capacità dei giovani, soprattutto quando si
è ancorati a modelli che spesso, però, sono tali solo in quanto già
affermati. Poi, a poco a poco la diffidenza cede il posto allo
stupore: la buona cifra stilistica e la profondità del racconto
riescono a rendere onore a un romanzo che non ha proprio nulla da
invidiare ad altri, per la sua capacità di scavare nell’interiorità
dell’anima e in modo semplice.
Centrali nella storia le
dinamiche di una famiglia “comune”, letteralmente sinonimo di una
situazione che potrebbe riguardare una qualunque delle persone che ci
circondano.
La voce narrante è
quella di Ada, così come il flusso di pensieri. Ada, infatti, non si
limita a raccontare la sua storia ma a compiere un percorso alla
scoperta di se stessa. È una giovane donna, trent’anni appena,
sorella e gemella….di Cosmo, suo compagno di viaggio. Si, perché
sullo sfondo è il racconto di un viaggio, reale questa volta, che i
due fratelli compiono da Torino a Noto, cercando di comprendere le
dinamiche del loro rapporto (la meccanica), ma utile anche a
ricomporre i pezzi di un puzzle più grande: quello della loro intera
esistenza.
Ada e Cosmo sono
cresciuti in simbiosi, figli di un mondo che li ha accolti
distrattamente sin dalla nascita, affidandoli alle cure di una nonna
severa, una mamma putativa impreparata a ricoprire un ruolo così
impegnativo, per la seconda volta, dopo aver cresciuto una donna
incapace di badare a se stessa. Una madre – matrigna, che ha dato
loro la vita ma che poi li ha “gettati” in un mondo in cui è
dura sopravvivere.
La loro storia si svolge
a Torino, dove la nonna si è stabilita negli anni ’80, emigrando
dalla Sicilia e sperando per loro in un futuro migliore del suo. Ma
adesso hanno preso strade diverse. È la morte della nonna a
riunirli.
Un funerale, un’occasione
triste che offre loro l’opportunità di ritrovarsi e di riscoprire
un rapporto ed un affetto immutati dal tempo e dagli eventi.
Forse una delle più
incondizionate esperienze d’amore quella che lega Ada e Cosmo: da
un vissuto profondamente triste si può riemergere con un sorriso.
Dal deserto può spuntare una ginestra, profumata, delicata,
flessibile.
Ada e Cosmo scoprono
che il dolore non li ha “piegati” ma forgiati per la vita che li
attende, quella che pone tutti noi in uno stato di sospensione. Non
loro, ai quali il destino per troppo tempo forse ha sottratto l’amore
di una madre ma non ha mai schiacciato il soffocante desiderio di
rinascita. Dopo questo lungo viaggio finalmente questo desiderio
potrà essere appagato.
La
meccanica dei ruoli di Alice Malerba è edito da CartaCanta
Editore
Collana
“I Cantastorie”
174
pagg. – 13,00 euro
Isbn
978-88-96629-54-3
The teacher
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