venerdì 6 febbraio 2015

La meccanica dei ruoli

Cari lettori,
oggi voglio presentarvi un nuovo “caso letterario”. Il suo nome è Alice ma nelle librerie potete cercarla col suo nome e cognome: Alice Malerba.
Classe 1982 e un curriculum alle spalle di tutto rispetto. Alice è una giovane torinese che, dopo una laurea in discipline teatrali e una lunga esperienza come attrice e formatrice, scopre la passione per la scrittura.
Ma Alice vive anche la sorte che tocca a molti giovani italiani, figli di una società che non sempre garantisce loro la possibilità di affermarsi nel proprio Paese. Alice, infatti, è ora emigrata in Svizzera, dove insegna Italiano e continua a curare le sue passioni. Quella di cui parliamo qui l’ha portata a elaborare un progetto che ha preso forma con la stesura di un romanzo, il primo: La meccanica dei ruoli. Primo romanzo ma non primo tentativo di scrittura, dal momento che Alice di libri ne ha scritto anche un altro, Mea culpa, edito da CartaCanta nel 2011 e finalista del premio Carver 2013.
Notizie di lei abbiamo modo di scorgerle direttamente dal suo blog (e ve lo diciamo perché non temiamo la concorrenza), la seconda delle sue passioni: il suo nome è LIBRAMOS, “Per restituire il tempo della parola con le parole”.
È qui che mi sono imbattuta nelle prime informazioni sul romanzo in questione, che ho “scovato” davvero per caso.
Ma non voglio riprendere le sue parole per spiegarvelo, bensì provare a farlo, come sempre, attraverso l’interpretazione che ne ho dato personalmente, dopo averlo letto con molta curiosità, oltre che tutto d’un fiato. Non posso celare l’atteggiamento prevenuto che spesso mi condiziona nella scoperta di una nuova penna: il più delle volte non si crede nelle capacità dei giovani, soprattutto quando si è ancorati a modelli che spesso, però, sono tali solo in quanto già affermati. Poi, a poco a poco la diffidenza cede il posto allo stupore: la buona cifra stilistica e la profondità del racconto riescono a rendere onore a un romanzo che non ha proprio nulla da invidiare ad altri, per la sua capacità di scavare nell’interiorità dell’anima e in modo semplice.
Centrali nella storia le dinamiche di una famiglia “comune”, letteralmente sinonimo di una situazione che potrebbe riguardare una qualunque delle persone che ci circondano.
La voce narrante è quella di Ada, così come il flusso di pensieri. Ada, infatti, non si limita a raccontare la sua storia ma a compiere un percorso alla scoperta di se stessa. È una giovane donna, trent’anni appena, sorella e gemella….di Cosmo, suo compagno di viaggio. Si, perché sullo sfondo è il racconto di un viaggio, reale questa volta, che i due fratelli compiono da Torino a Noto, cercando di comprendere le dinamiche del loro rapporto (la meccanica), ma utile anche a ricomporre i pezzi di un puzzle più grande: quello della loro intera esistenza.
Ada e Cosmo sono cresciuti in simbiosi, figli di un mondo che li ha accolti distrattamente sin dalla nascita, affidandoli alle cure di una nonna severa, una mamma putativa impreparata a ricoprire un ruolo così impegnativo, per la seconda volta, dopo aver cresciuto una donna incapace di badare a se stessa. Una madre – matrigna, che ha dato loro la vita ma che poi li ha “gettati” in un mondo in cui è dura sopravvivere.
La loro storia si svolge a Torino, dove la nonna si è stabilita negli anni ’80, emigrando dalla Sicilia e sperando per loro in un futuro migliore del suo. Ma adesso hanno preso strade diverse. È la morte della nonna a riunirli.
Un funerale, un’occasione triste che offre loro l’opportunità di ritrovarsi e di riscoprire un rapporto ed un affetto immutati dal tempo e dagli eventi.
Forse una delle più incondizionate esperienze d’amore quella che lega Ada e Cosmo: da un vissuto profondamente triste si può riemergere con un sorriso. Dal deserto può spuntare una ginestra, profumata, delicata, flessibile.
Ada e Cosmo scoprono che il dolore non li ha “piegati” ma forgiati per la vita che li attende, quella che pone tutti noi in uno stato di sospensione. Non loro, ai quali il destino per troppo tempo forse ha sottratto l’amore di una madre ma non ha mai schiacciato il soffocante desiderio di rinascita. Dopo questo lungo viaggio finalmente questo desiderio potrà essere appagato.
La meccanica dei ruoli di Alice Malerba è edito da CartaCanta Editore
Collana “I Cantastorie”
174 pagg. – 13,00 euro
Isbn 978-88-96629-54-3


The teacher

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